Vi proponiamo alcune testimonianze in originale ricevute direttamente da chi ha utilizzato i nostri concentrati di CBD Full Spectrum per contrastare l’ansia, lo stress e la depressione.

 

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

 

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Vi proponiamo alcune testimonianze in originale ricevute direttamente da chi ha utilizzato i nostri concentrati di CBD Full Spectrum per contrastare l’insonnia in tutte le sue forme.

 

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

 

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Vi proponiamo alcune testimonianze in originale ricevute direttamente da chi ha utilizzato i nostri concentrati di CBD Full Spectrum per contrastare varie tipologie di dolore e infiammazione.

 

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

 

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Trai i casi più frequenti ai quali assistiamo, ci sono quelli di cani che hanno uno stato d’ansia costante, di agitazione per un determinato evento oppure cani che hanno paura (ad esempio quando restano da soli).

Abbiamo ricevuto riscontri molto positivi e incoraggianti dopo l’utilizzo del CBD Pet in questo tipo di situazioni.

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Vi proponiamo alcune testimonianze in originale ricevute direttamente da chi ha utilizzato i nostri concentrati di CBD Full Spectrum per contrastare mal di testa, emicrania e cefalea.

 

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

 

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Il CBD ha dimostrato di avere proprietà neuroprotettive, che si riferiscono alla sua capacità di preservare la salute neuronale e di prevenire o ritardare la degenerazione dei neuroni. Questi effetti sono particolarmente rilevanti nel contesto delle malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson, che sono caratterizzate proprio da una progressiva perdita di neuroni.

Uno dei principali meccanismi attraverso i quali il CBD esercita i suoi effetti neuroprotettivi è la riduzione dell’infiammazione. L’infiammazione cronica nel cervello è un fattore chiave in molte condizioni neurologiche, tra cui la depressione, l’ansia e nelle malattie neurodegenerative. Il CBD ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie che possono essere attribuite alla sua capacità di modulare l’attività del sistema immunitario e di ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie.

Il Cannabidiolo ha anche dimostrato di avere proprietà antiossidanti che possono aiutare a proteggere i neuroni dallo stress ossidativo, causato da un eccesso di radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule. Questo è particolarmente rilevante nel cervello, dove lo stress ossidativo può portare a danni neuronali e contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative.

Inoltre, il CBD può influenzare la neurogenesi, il processo di produzione di nuovi neuroni nel cervello. Questo processo è fondamentale per la funzionalità del cervello e la sua capacità di adattarsi a nuove informazioni ed esperienze. Il CBD può fungere da promotore della neurogenesi, riducendo potenzialmente il danno alle funzioni cognitive causato da età, malattia e traumi.

Infine, può influenzare l’apoptosi, ossia la morte cellulare programmata. Mentre l’apoptosi è un processo normale e necessario per la salute del corpo, un’eccessiva morte cellulare può portare a danni ai tessuti e alle funzioni organiche. Il CBD può aiutare a regolare questa funzione, proteggendo i neuroni dalla morte prematura.

@spaziocanapa

 

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La legalizzazione della cannabis sembra portare ad una diminuzione dei trattamenti sanitari correlati alla salute mentale.

Lo rivela un recente studio portato all’attenzione da High Times Magazine che è stato pubblicato sulla rivista Health Economics ed è stato effettuato analizzando i dati di 10 stati Usa.

I ricercatori scrivono infatti che:

“I risultati indicano che poco dopo che uno stato adotta un RML (una legge sulla cannabis ricreativa, ndr), si verifica una diminuzione del numero medio di ricoveri per trattamenti di salute mentale”, puntualizzando che: “I risultati sono robusti rispetto alle specifiche alternative e all’analisi di sensibilità”.

 Nuova Convenzione Assicurativa per la
Tutela Legale delle Aziende di cannabis Light.

Dall’inizio di questo mercato non sono mancati sequestri, denunce e repressione verso chi lavora nel settore. Con il governo Meloni queste azioni repressive hanno ricominciato ad intensificarsi (ps sono stato denunciato anche io) Solo uniti potremmo resistere e ottenere i diritti che ci spettano.

 L’Associazione Nazionale Canapa Sativa Italia è lieta di presentare un importante traguardo nell’impegno di tutela dei propri associati: la nuova convenzione assicurativa per la Tutela Legale Penale delle aziende operanti nel settore della cannabis.

La prima cosa da fare è iscriversi a CSI, questo permette di beneficiare di sconti sulla polizza assicurativa e accedere a una serie di servizi e convenzioni. Chiunque con un attività che sia agricola o commerciale può aderire all’associazione.

L’assicurazione mira a garantire la protezione di tutti gli operatori del settore canapa dall’agricoltura alla trasformazione fino alla distribuzione, fornendo una copertura contro i rischi legali e gli oneri associati ai procedimenti giudiziari.

Il premio annuale varia tra 200 e 450€, calcolato in base al rischio specifico dell’azienda. Questa bassa quota copre le spese legali fino a 50.000 euro per processi che coinvolgono le figure apicali dell’azienda e sostiene le spese in caso di assoluzione, archiviazione o formule equivalenti.

L’assicurazione offre la possibilità di selezionare uno studio legale di fiducia, mantenendo un limite di 5000€ per le spese di trasferta degli avvocati al di fuori del distretto di corte d’appello in cui si svolge il processo.

🔬Ricorda, oltre alla copertura assicurativa, l’iscrizione a CSI ti offre l’accesso a convenzioni con studi legali e periti tossicologici per eseguire perizie, permettendo di gestire le spese legali direttamente attraverso l’assicurazione.

@spaziocanapa

L’ERBA DELLA MELONI È SEMPRE PIÚ VERDE

Avete sentito l’ennesima bufala della Meloni sulla cannabis geneticamente modificata con THC oltre il 70%? Ma secondo voi dove la trova una cannabis così?

Il dibattito sulla legalizzazione in Italia è contaminato da bufale e fake news sulla cannabis, noi di Meglio Legale ci impegniamo ogni giorno per mandare in fumo il proibizionismo e gli affari delle mafie.

I dati dei sequestri forniti dal ministero dell’Interno parlano di una media dell’11% di Thc. La Premier chieda a Piantedosi.

“L’importanza di questo incontro non è tanto quello che possiamo convincere la Commissione europea a fare, è piuttosto vedere che non si intromettano e ostacolino questo processo”.

Un messaggio chiaro e lapidario, quello recapitato direttamente dal Parlamento europeo che, senza tanti giri di parole, chiede alla Commissione di farsi da parte e di non ostacolare il processo di riforma della cannabis.

L’occasione è stata quella del primo dibattito all’interno del Parlamento europeo sulla cannabis, in una sessione chiamata “Legalizzazione dell’uso personale della cannabis: scambio di buone pratiche”.

Da quanto racconta Business of Cannabis, l’evento, che si è tenuto a Bruxelles, è stato co-sponsorizzato da quattro dei sette principali blocchi politici europei che rappresentano quasi il 50% dei 705 membri eletti del Parlamento.

La sessione è stata presieduta dal politico irlandese Luke Flanagan, membro del Parlamento europeo (MEP), che ha recapitato il messaggio che abbiamo riportato in apertura alla Commissione europea.

approfondimenti su:

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