Oggi parliamo di Furia, una cagnolona bellissima alla quale avevano dato pochi settimane di vita per problemi al fegato.

Grazie all’utilizzo del concentrato in gocce di CBD Pet, Furia è tornata a stare bene e le analisi al fegato hanno dato risultati positivi e confortevoli.

Come sempre ci teniamo a sottolineare che (come per gli esseri umani) negli animali il riscontro benefico può variare in base a molteplici fattori, anche se notiamo una maggior continuità nei risultati positivi nei cani rispetto ad altri animali o agli esseri umani.

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> VIDEO TESTIMONIANZA

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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

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Un ex agente immobiliare il 2 aprile 2024 è stato condannato alla pena di morte obbligatoria a Singapore per traffico di cannabis, con il giudice che ha respinto la sua affermazione secondo cui la sostanza era destinata a un’attività di ricerca.

La sentenza, emessa dal giudice See Kee Oon della 2° Divisione d’Appello, ha ritenuto Seet Poh Jing colpevole di detenere non meno di 4509,2 g di cannabis a fine di traffico. Seet, ex agente di vendita immobiliare presso Huttons Asia, è stato arrestato il 28 giugno 2018 dopo che gli agenti del Central Narcotics Bureau (CNB) hanno sequestrato cinque blocchi di materiale vegetale da un’auto. L’analisi ha appurato che i blocchi contenevano non meno di 4509,2 g di cannabis, definita dallo stesso Seet “erba”.

Gli avvocati hanno sostenuto che Seet avesse sviluppato un fascino per la cannabis, non solo per il consumo ma anche per la sua coltivazione e i potenziali usi del cannabidiolo, un ingrediente derivato dalla cannabis. Aveva consultato diversi contatti a partire da marzo 2018 riguardo alla possibilità di avviare un’attività legata alla cannabis.

La difesa si è basata anche su una perizia psichiatrica secondo cui Seet ha sofferto di un “episodio ipomaniacale indotto da farmaci”, che “ha contribuito in modo significativo al suo comportamento sconsiderato e impulsivo all’epoca dei fatti”, mentre utilizzava sostanze per l’estrazione dell’olio di cannabidiolo, come parte dei suoi “grandiosi piani per avviare un business della cannabis”.

Tuttavia, l’accusa ha sostenuto che la sua difesa fosse un mero ripensamento e incoerente con altre prove. Ha inoltre sostenuto che Seet non soddisfacesse i requisiti diagnostici per il disturbo ipomaniacale indotto da sostanze. Il giudice See ha ritenuto che Seet non sia riuscito a dimostrare la tesi della ricerca, descrivendola come un “ripensamento inventato”. ( di nessunotocchicaino.it)

@spaziocanapa

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Salute di Canapa

Ci distinguiamo per professionalità e competenza agli occhi dei nostri clienti e siamo sempre e costantemente a loro disposizione

 



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È nostra abitudine e passione essere a disposizione di ogni singola persona prima, durante e dopo l’utilizzo del CBD.

Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili ad un confronto dopo l’utilizzo dei nostri concentrati.

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Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia al Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova

 

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Ennesima BUFALA del Presidente dei Senatori di Forza Italia: “La criminalità potrebbe facilmente spingere altre sostanze, vendendo ad esempio cocaina, droghe chimiche e eroina a prezzi inizialmente più bassi per attrarre i consumatori verso altre droghe”.

In diretta a Radio 1 ha parlato del tema della legalizzazione della cannabis, usando degli argomenti che si scontrano palesemente con la logica.

«L’idea che con la legalizzazione della cannabis si taglino le unghie alla criminalità è illusoria. Il consumo di cannabis è diffuso per lo più tra i minorenni e nessuna proposta di legalizzazione può essere estesa a loro, che in teoria non potrebbero comprare nemmeno le sigarette di tabacco».

«Perciò avremmo comunque un mercato nero della criminalità aperto ai minorenni e anche a molti maggiorenni che non vogliono far sapere di avere uno stile di vita che potrebbe essere causa di critiche. Oltre a questo, la criminalità potrebbe facilmente spingere altre sostanze, vendendo ad esempio cocaina, droghe chimiche e eroina a prezzi inizialmente più bassi per attrarre i consumatori verso altre droghe».


«Quindi non è vero, e lo dice anche Gratteri, grande esperto della lotta al narcotraffico, che la criminalità perderebbe proventi con la legalizzazione della cannabis. Dobbiamo piuttosto puntare sulla prevenzione e sulla corretta informazione rispetto ai rischi della cannabis, a maggior ragione visto che oggi la concentrazione del principio attivo, che è quello che crea danni, è più alta. Contro il fumo sono stati introdotti dei divieti veri e propri che hanno dato risultati. Quindi credo che una campagna di informazione e dissuasione dal consumo di cannabis debba essere fatta».

E niente, mentre in Germania legalizzano, qui purtroppo parlano tutti.

@spaziocanapa

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Abbiamo scelto sei tra fastidi e patologie dove il CBD Full Spectrum è risultato molto efficace.

ANSIA – INSONNIA – DOLORI – TREMORI – DOLORI MESTRUALI – VAMPATE DI CALORE

Ci teniamo a ribadire che non stiamo “urlando al miracolo”. Il CBD non è una pozione magica che fa passare qualsiasi malanno. Agisce sul nostro Sistema Endocannabinoide (ECS) donando protezione ed equilibro al corpo, coprendo molte mancanze dovute ad esempio a stili di vita non regolari o situazioni simili. Usando termini poco scientifici: “ci da una spinta, una pacca sulla spalla” ed il nostro corpo reagisce positivamente ma in percentuali d’efficacia diverse in ognuno di noi.

Nel corso di questi anni credevamo fosse necessario raccogliere più risposte e risultati possibili da parte dei nostri clienti. Lo abbiamo fatto accumulando riscontri come messaggi, recensioni, risposte dirette e creando dei grafici veri e propri che abbiamo aggiornato e monitorato costantemente. Ad oggi, dopo quattro anni, possiamo finalmente confermare (anche se la scienza lo conferma da decenni) l’utilità e l’importanza che questi principi hanno per il nostro corpo. Possiamo portare alla luce i tempi d’azione del CBD sull’organismo, con dati elaborati da statistiche reali date dalla risposta in prima persona di chi ha scelto di provare i nostri concentrati.

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ANSIA

Durante la nostra esperienza abbiamo potuto notare come l’ansia sia il fastidio/problema dove il CBD ha maggiore azione. Nell’80% dei casi i primi risultati positivi si possono apprezzare già dopo soli 3 giorni d’utilizzo e l’abbattimento totale del problema dopo circa 6/7 giorni. Il 99% dei nostri clienti ha trovato beneficio nell’utilizzare i nostri concentrati, 1% non ha avuto risultati e lo 0% ha riportato problemi o effetti indesiderati dovuti all’assunzione. Insomma, possiamo confermare che il CBD ha un’efficacia pazzesca nel combattere gli stati ansiosi o gli attacchi di panico.

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“Mia figlia è rinata! Non la vedevo così da tempo. Ti ringrazio davvero tanto, non sai quanto sia importante per noi” (…)

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INSONNIA

Per quanto riguarda l’insonnia vera e propria abbiamo elaborato un grafico che ci racconta quanto sia efficace il CBD per questo disturbo. Non solo, notiamo anche che l’insonnia è un fastidio che richiede in media qualche giorno di pazienza in più rispetto all’ansia per apprezzarne i primi benefici. Parliamo di poca differenza, dovuta comunque ad un’infinità di fattori variabili nella vita dell’utilizzatore.

Il rapporto con il beneficio in questo caso cala leggermente. Il 91% dei nostri clienti ha trovato beneficio nell’utilizzare i nostri concentrati per combattere l’insonnia. Da chi ha migliorato il proprio sonno a chi ha completamente risolto il problema.

Il 6% ha riscontrato un beneficio troppo lieve per essere preso in considerazione. Il 3% non ci ha raccontato nessun tipo di miglioramento. Lo 0% ha riportato problemi o effetti indesiderati dovuti all’assunzione del CBD. In grafico il confronto tra calo di ansia e insonnia.

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“Grazie, ho dormito come un sasso”

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DOLORI

Per praticità abbiamo accumulato insieme tutti i tipi di dolori quali mal di testa, emicrania, dolori alle ossa, dolori muscolari, dolori da ciclo e fibromialgia. In media notiamo come, l’azione a livello dolorifico, richieda un tempo d’azione leggermente più lungo dell’insonnia e circa il doppio del tempo dell’ansia. Questa è una media, non una regola.

Abbiamo vissuto situazioni dove le persone ci raccontavano una forte diminuzione del dolore anche solo dopo tre giorni. Il dolore, come l’insonnia, è un fastidio molto complesso, dovuto a tanti fattori. Il rapporto con il beneficio qui cala rispetto all’insonnia ma resta comunque alto e significativo. L’82% dei nostri clienti ha trovato beneficio nell’utilizzare i nostri concentrati per alleviare i dolori.

Anche in questo caso il risultato varia, da chi ha leggermente migliorato il proprio status a chi ha completamente risolto il problema. L’11% ha trovato un beneficio troppo lieve per essere preso in considerazione seriamente. Mentre il 7% degli utilizzatori non ha provato alcun beneficio. Lo 0%, come negli altri casi, ha riportato problemi o effetti indesiderati dovuti all’assunzione del CBD. In grafico il calo a confronto tra ansia, insonnia e dolori.

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“Il dolore è sotto controllo, non ho più movimenti involontari a braccia e gambe” (…)

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TREMORI

I tremori si dividono in due categorie, tremore cinetico e tremore posturale. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con tutti e due i casi e anche con alcuni parkinsoniani. Il CBD agisce in modo efficace su tutti i tipi di tremori e anche sul Parkinson. Attenzione, non è una cura effettiva e definitiva. È un rimedio per portare sollievo a chi ne soffre. I nostri risultati sono chiari, il CBD ha una buona efficacia sul tremore ma (come per gli altri disturbi/patologie) i risultati variano. Non esiste oggi una cura definitiva per tale patologia, nemmeno a livello medico. Anche il CBD non ha mai dimostrato di risolvere il problema in modo definitivo ma i risultati sono incoraggianti per poter affrontare il tremore di qualsiasi tipo. Vediamoli insieme.

Notiamo come il tremore (non Parkinson) inizi a diminuire dopo 3-4 giorni di assunzione, mentre entra nella sua fase più calante dopo 7/8 giorni di assunzione del concentrato. Invece, in media, chi ha il Parkinson può assaporare i primi benefici dopo 5/6 giorni di assunzione e raggiungere un equilibrio (cioè non tremare o tremare pochissimo per un ora/due al giorno) dal decimo giorno in poi. Queste sono le risposte che abbiamo avuto su 22 casi attenzionati di tremore non patologico e Parkinson.

I risultati in questo caso variano molto rispetto a fastidi o disturbi come ansia, stress e dolori. Ma nonostante questo, restano comunque molto incoraggianti. Il 75% delle persone che hanno provato il concentrato ha riscontrato un beneficio molto significativo. Il 5% ha riscontrato un beneficio troppo lieve per essere preso in considerazione. Il 10% non ha avuto alcun tipo di beneficio.

Lo 0% ha riportato effetti indesiderati o quant’altro. Come si nota anche dal grafico è quasi impossibile annullare del tutto il tremore, ma è anche vero che per un parkinsoniano non tremare o tremare poco per una/due ore al giorno, è pari alla riconquista della vita.

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“I tremori sono nettamente diminuiti, riesco in azioni dove prima non riuscivo, grazie”

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DOLORI MESTRUALI

I dolori, le nausee e la poca regolarità del ciclo mestruale sono tutti fattori dove il CBD agisce con un’efficacia ormai riconosciuta da molte donne. Una soluzione efficace anche nei giorni più intensi del ciclo e che aiuta a non assumere ulteriori farmaci e ad eliminare quelli che già si assumono per fronteggiare tali disturbi che compromettono la qualità di vita.

Riscontriamo in chi utilizza il CBD un calo significativo della nausea dovuta al ciclo, e una regolarità maggiore di quest’ultimo rispetto al periodo precedente all’assunzione del concentrato. Come notiamo in questo caso, i disturbi calano in modo significativo dopo 4/5 giorni dall’inizio dell’assunzione di CBD.

Il 90% delle ragazze che hanno provato i nostri concentrati ci riporta di aver riscontrato un beneficio significativo non avendo quasi più alcun dolore e disturbo dovuto al ciclo. Il 6% ha riscontrato un beneficio poco significativo per essere preso in considerazione. Il restante 4% non ha riscontrato alcun beneficio. Lo 0% ha riportato effetti indesiderati. Risultati incoraggianti quasi come quelli relativi al disturbo dell’ansia.

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“Non credevo più di poter vivere così serenamente avendo il ciclo, non ho più nausea e dolori”

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VAMPATE DI CALORE

Il CBD è in grado di regolare ed equilibrare il nostro sistema. Nel compiere quest’azione diventa fondamentale per le vampate di calore e per la menopausa in generale. Le donne, oltre a riscontrare un calo importante del caldo, riportano un miglioramento generale della condizione di vita. Meno pesantezza sulle gambe ed in generale, più concentrazione durante l’attività giornaliera e un riposo più profondo alla notte.

La media del tempo di reazione dei concentrati, in questo caso è leggermente più alta (di pochissimo) dell’azione compiuta sui disturbi dovuti al ciclo. Il CBD agisce circa al sesto giorno e migliora la condizione di vita di chi lo assume ogni giorno sempre più. Riportando temperature, ormoni e stati d’animo in equilibrio.

L’85% delle donne che ha scelto noi per questo disturbo, ha riportato un beneficio più che significativo. Il 10% ha riportato un beneficio poco significativo per essere preso in considerazione. Mentre il 5% non ha riportato alcun tipo di beneficio. Risultati molto incoraggianti, che danno speranza a chi da anni non trova soluzione per questo problema.

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“Quest’estate l’ho vissuta molto più serena della scorsa, le vampate sono sparite quasi del tutto (..)”

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Abbiamo voluto porre l’attenzione sulle problematiche dove i nostri concentrati hanno un’efficacia considerevole. Ecco  l’elenco completo di tutti quei fastidi/disturbi/patologie dove il concentrato di CBD a spettro completo può risultare utile: ANSIA, STRESS, INSONNIA, ATTACCHI DI PANICO, DOLORI, NAUSEA, SISTEMA IMMUNITARIO, DOLORI MESTRUALI, VAMPATE DI CALORE, DEPRESSIONE, TENSIONE MUSCOLARE, ACUFENE, DIETA, RECUPERO POST-INTERVENTO, TREMORI, ARTRITE, SCLEROSI & PARKINSON.

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GRAFICO RIASSUNTIVO

 

Roberto D’Aponte

Formazione in Cannabinologia

Dipartimento Neuroscienze UNIPD

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CONTATTA

RECENSIONI

La cannabis è di fatto legale in diversi Paesi europei. Per la maggior parte, però, è disponibile solo per uso medico o è depenalizzata per uso personale. Ciò significa che nella maggior parte dei Paesi non è facilmente acquistabile dai turisti.

La situazione è molto diversa a Malta. La nazione insulare ha attualmente le leggi più tolleranti dell’intera Ue in materia di coltivazione, consumo e possesso di cannabis. Dal 2021 gli adulti possono portare con sé fino a 7 grammi di cannabis e coltivare fino a quattro piante a casa. Resta ancora proibito fumare marijuana in pubblico.

Anche se i Paesi Bassi sono considerati un Paese tollerante nei confronti della marijuana, la coltivazione, la vendita e il possesso di droga sono in realtà illegali. Ufficialmente, la sua vendita è “tollerata” nei famosi “coffee shop” del Paese e il possesso di non più di 5 grammi di cannabis è depenalizzato.

Anche in Spagna il consumo personale di cannabis è stato depenalizzato. I regolamenti tendono a variare tra i vari comuni, ma i cannabis social club sono molto popolari: ce ne sono oltre mille, anche in località turistiche come Barcellona. Nonostante i controlli occasionali, la maggior parte delle forze dell’ordine chiude un occhio sui club, che sono noti per superare i limiti stabiliti dalla legge spagnola.

La maggior parte degli altri Paesi europei prevede ancora multe o altre sanzioni per l’uso o il possesso di quantità anche minime di droga. È probabile che i Paesi più liberali tengano d’occhio l’evoluzione della nuova legge tedesca.

Da tenere d’occhio è soprattutto il Belgio, dove dal 2003 il possesso di una quantità massima di 3 grammi di cannabis o la coltivazione di una pianta sono considerati “a bassa priorità di azione penale” per i maggiori di 18 anni.

L’anno scorso il vice primo ministro Pierre-Yves Dermagne ha dichiarato alla testata giornalistica fiamminga De Morgen che il Paese dovrebbe “prendere in considerazione la legalizzazione della cannabis”, suggerendo che il Belgio potrebbe essere un altro Paese che si avvia alla legalizzazione prima del tempo. (di euronews.tv)

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Il Cannabidiolo (CBD) ha svariati effetti benefici sul cervello umano. Gli studi e i dati empirici dimostrano costantemente quali benefici possono essere riscontrati dalle persone che lo utilizzano.

“Mi chiamo Roberto D’Aponte e sono il titolare di Salute di Canapa una realtà che dal 2018 si occupa prevalentemente di concentrati di CBD per vari fastidi e patologie.”

“Le persone spesso ci raggiungono su suggerimento medico, il che non è da sottovalutare per il futuro di questo settore. Sempre più medici, psicologi e fisioterapisti consigliano ai loro pazienti l’utilizzo dei nostri concentrati di CBD.”

“Questo è un ottimo segnale in vista di un futuro dove la medicina possa unirsi alla scienza della cannabinologia e non sovrastarla o appropriarsene con decisioni politiche, come abbiamo potuto osservare nel recente passato con tentativi di decreti senza alcun senso logico e scientifico.”

“Il benessere mentale che ha portato il CBD nella vita di migliaia di italiani negli ultimi anni ha anche aiutato le persone a superare quella barriera che ostacola la canapa dalla verità sociale e scientifica che le appartiene.”

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”Il sovraffollamento carcerario ed il numero dei suicidi sono uno scandalo. Le camere penali scioperano e propongono un procedimento di clemenza. Può essere una soluzione tampone”. A dirlo è il segretario di AreaDg, l’associazione che riunisce le toghe progressiste, Giovanni Zaccaro.

”Io – aggiunge Zaccaro – però penserei più a legalizzare e depenalizzare la vendita di droghe leggere. Il 34,3% della popolazione carceraria italiana è detenuta per reati in materia di stupefacenti, il doppio quasi della percentuale europea che è pari al 18,4 %”.

”Se si legalizzassero le sostanze stupefacenti leggere si abbatterebbero i carichi dei tribunali senza dovere ricorrere all’arruolamento straordinario di magistrati che non garantirebbe la necessaria professionalità ed indipendenza, si ridurrebbe in modo molto sensibile la popolazione carceraria consentendo così di affrontare meglio i problemi dell’esecuzione penale ed attuare l’art 27 della Costituzione, si toglierebbe una fonte di reddito e di potere alla criminalità organizzata”, conclude Zaccaro. (Agenzia Ansa)

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