È possibile controllare l’epilessia? La Cannabis risponde

Sono ormai svariati gli utilizzi della Cannabis, dall’uso medicinale, all’uso materiale fino all’utilizzo a fini ludici.

Salute di Canapa si concentra da sempre sull’aspetto salutare, studiando e valutando sul campo gli effetti positivi dovuti all’assunzione di concentrato di CBD full spectrum (cannabidiolo derivato dalla Cannabis). Chiariamo da subito che la nostra esperienza è basata sulla cannabis e non sulla medicina. Non siamo medici e il concentrato di CBD non è medicina, anche se spesso ha più effetti benefici di quest’ultima. D’altronde fu il Dottor Lester Grinspoon (psichiatra americano e professore alla Harvard Medical School e fondatore dell’American Psychiatric Association Annual Review e Lettera sulla salute mentale di Harvard) ad affermare che “non esiste farmaco che possa competere con la cannabis. E noi dopo anni di esperienza, e oltre 200 utilizzatori soddisfatti, abbiamo motivo di credergli fino in fondo.

MA COSA DICONO GLI STUDI?

L’Epilessia è un serio problema di salute che può essere devastante per la qualità di vita di una persona. Coloro che soffrono le forme più gravi possono rimanerne sopraffatti in pochi istanti. Per indagare le potenziali proprietà dei cannabinoidi legate a questa malattia, un gruppo di scienziati israeliani ha deciso di condurre un esperimento clinico. Nella loro ricerca, pubblicata sulla rivista Seizure, vennero seguiti per 3 mesi 74 adolescenti affetti da una forma di epilessia grave. Ad ogni partecipante fu somministrato un estratto standardizzato di CBD, da prendere regolarmente (con un rapporto CBD:THC di 20:1). Dopo l’assunzione di CBD, si osservò un netto miglioramento nella frequenza delle crisi epilettiche nell’89% dei partecipanti, oltre a ristabilire sonno, capacità motorie, abilità comunicative e attenzione.

Altri studi arrivano dai ricercatori guidati da Richard Huntsman (neurologo pediatrico del college di medicina dell’università) i quali hanno somministrato un olio curativo a base di CBD al 95% e di THC al 5% su bambini (7 in totale con età da 1 a 10 anni) che soffrono di gravi forme di epilessia resistente ai farmaci. Nei sei mesi di osservazione i bambini hanno ricevuto 10-12 milligrammi di estratto di cannabis per ogni chilo di peso, per ogni giorno.  Malgrado la preoccupazione iniziale, nessuno dei soggetti ha riscontrato effetti di intossicazione. Ciò che siamo stati in grado di mostrare è che i livelli plasmatici di THC, suggeriscono un basso rischio di intossicazione con un rapporto THC/CBD di 1:20”, hanno sottolineato. Dopo il periodo di somministrazione, gli effetti sono stati sorprendenti con una riduzione degli attacchi epilettici di oltre la metà. In 3 bambini su 7 addirittura le crisi sono definitivamente scomparse. Oltre ai miglioramenti della condizione di salute dei bambini, i ricercatori hanno riscontrato un progresso nella vita di tutti i giorni.

L’esperimento dell’Università di Saskatchewan, invece, rappresenta un contributo importante nella ricerca sulla cannabis terapeutica. Già altri studi hanno dimostrato che i prodotti contenenti CBD possono essere efficaci nell’aiutare a controllare le convulsioni nei bambini con encefalopatia epilettica, una forma grave di epilessia che inizia nell’infanzia. “Il nostro olio non guarisce l’epilessia, ma la probabilità di ottenere un buon risultato con un altro farmaco è davvero bassa”. Un argomento sul quale si è espresso anche Pasquale Striano su “Cannabis Terapeutica” ricercatore presso l’Università degli Studi di Genova e neurologo infantile presso il Gaslini, che aveva indicato il CBD come: “Un farmaco tra i primissimi da considerare per questi bambini”, vista la sua “efficacia clinica e la tollerabilità eccellente” nell’epilessia.

Un esempio significativo su tutti è la storia di Chalotte Figi, la quale ci ha lasciati lo scorso 7 aprile all’età di 13 anni. Charlotte era una bambina di 3 anni affetta da circa 600 crisi epilettiche al giorno. Non era capace di svolgere alcuna attività e le cose stavano progressivamente peggiorando. Tutti i suoi parenti si sentivano impotenti e disperati nel non riuscire, terapia dopo terapia, ad ottenere alcun miglioramento. Decisero di prendere in mano la situazione e di provare il CBD.

Gli effetti furono immediati e Charlotte in pochi giorni ridusse drasticamente le sue crisi epilettiche, riuscendo a vivere e svolgere una vita normale, come quella di qualsiasi altro bambino della sua età. Il suo caso ha anche aiutato a portare il potenziale del CBD all’attenzione del mondo scientifico che, da allora, sembra molto più interessato ad avviare ricerche in questo ambito.

(Leggi la testimonianza di Charlotte)

 

LA NOSTRA ESPERIENZA DIRETTA

La nostra esperienza più significativa sul campo ha visto l’utilizzo del concentrato di CBD in una bambina di 12 anni, la quale aveva dalle 10 alle 12 crisi epilettiche al giorno. Dopo una settimana d’ utilizzo del nostro concentrato di CBD Full Spectrum (in questo caso 9 gocce al mattino e 9 gocce alla sera) entro la prima settimana le crisi epilettiche sono diminuite dell’80%, riducendosi a 2/4 crisi al giorno. Alla nostra domanda diretta: “Ha mai ottenuto un risultato simile con un farmaco?” La risposta è stata secca e glaciale: “No! Nessun effetto con nessun farmaco.”

Sia chiaro, non screditiamo i farmaci, non è nostra intenzione. Proponiamo soluzioni alternative, non invadenti, per nulla rischiose e spesso molto più efficace dei farmaci su determinati fastidi o patologie. Sono sempre più medici, fisioterapisti e psicologi a consigliare ai loro pazienti l’utilizzo del concentrato di CBD, il quale non ha effetti collaterali. Ricordiamo sempre che l’abuso di CBD può produrre una lieve sonnolenza, ma si parla di abuso eccessivo e di una reazione leggerissima, espressa in un semplice sbadiglio e nulla più.

La natura ci ha dato una soluzione, la scienza ha il compito di rivelarla. Non a caso qualche giorno fa l’ONU ha ufficialmente riconosciuto le proprietà terapeutiche della Cannabis togliendo il THC dalla tabella 4 delle sostanze stupefacenti. Un atto che non cambia nulla in Italia nel presente, ma apre di sicuro a scenari positivi per il settore in futuro. Soprattutto per il sacrosanto “diritto alla cura” che spetta a tutti e per il quale ci battiamo ogni giorno.

 

Salute di Canapa

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