Un team di ricercatori sostiene di aver scoperto il punto esatto da cui si sviluppò la cannabis

La cannabis si sarebbe sviluppata circa 28 milioni di anni fa, dopo l’estinzione dei dinosauri (datata a circa 65 milioni di anni or sono) e più di 25 milioni di anni prima dell’apparizione dei primi ominidi. Lo sostiene un team di ricercatori dell’università del Vermont, che ritiene di aver individuato il primo ceppo di cannabis.

Secondo i ricercatori la cannabis si sarebbe sviluppata sull’altopiano del Tibet, in Asia centrale, vicino lago Qinghai, posto a 3.200 metri sul livello del mare. Su quali basi lo sostengono? I ricercatori hanno analizzato una serie di pollini antichissimi ritrovati in Asia centrale, differenziandoli da quelli – strutturalmente molto simili – del Luppolo. Tra quelli certamente di cannabis il più antico è stato appunto ritrovato in prossimità del lago Qinghai e, in base alle analisi, considerato databile a 28 milioni di anni fa.

Considerando che la gran parte degli studiosi considerano quasi certo che la cannabis si sia sviluppata in Asia centrale e da qui si sia successivamente diffusa nel resto del pianeta (anche se alcuni reperti molto antichi sono stati ritrovati anche in Italia), ne hanno dedotto che vi sia ragionevole probabilità che i pollini tibetani siano i più antichi dell’intero pianeta.

Sicuramente serviranno altre ricerche per dire la parola fine sulla controversa origine della canapa, ma la ricerca aggiunge un nuovo appassionante tassello. La ricerca è stata pubblicata pochi giorni fa sulla rivista scientifica Vegetation History and Archaeobotany.

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