Un dono della natura, la Canapa!! La vera storia di una cultura spezzata senza logica.

Moltissimi paesi nel mondo oggi stanno legalizzando la Cannabis per tutti gli scopi d’uso. È arrivato il momento di fare chiarezza!! Per tanti è solo una “droga”, quasi un secolo di disinformazione ha creato pregiudizi ipocriti e senza fondamenti. Oggi ve la presentiamo sotto una luce diversa, per il suo reale valore!!

La storia che molti non conoscono.

Era l’11 maggio del 1937 e il Senato degli Stati Uniti D’America approvò il Marijuana Tax Act, che venne firmato dal presidente Roosvelt il 2 agosto ed entrò in vigore due mesi dopo. 1° ottobre 1937, l’America per prima vietò completamente la Cannabis (ricordiamo bene il termine “completamente”).

Dopo secoli di sviluppo e progresso la storia della Canapa subì una radicale inversione di rotta. Iniziava l’era tragicomica del proibizionismo.

Chiariamo subito un punto: Canapa, Cannabis, Marijuana, Ganja ecc. sono solo modi diversi di chiamare la stessa identica pianta! Canapa (quella industriale), Cannabis (quella generalmente usata in medicina), Marijuana (quella ricreativa), quest’ultimo termine lo troveremo più avanti nell’articolo alla base dell’inganno.

Molte persone purtroppo non sanno che prima del 1937 fino a circa 2700 anni a.C. la Cannabis era legale in tutto il mondo ed era “amica” di tutti. Vediamo come con piccoli esempi:

Proprio nel 2737 a.C. la Cannabis veniva usata nella medicina cinese per trattare inizialmente disturbi ginecologici, costipazione intestinale e mal di testa. Da lì in poi entrò a far parte ufficialmente nella farmacopea mondiale.

Facendo un mega balzo in avanti troviamo George Washington e Thomas Jefferson entrambi presidenti degli USA e coltivatori di Cannabis, che a quei tempi era di primaria importanza, infatti i contadini che NON la coltivavano erano punibili con l’arresto. Sembra assurdo, vero? Ma è così!

Persino la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti fu scritta su carta di Canapa. Non da meno era il primo paio di Jeans Levis che venne assemblato con tasche in tessuto di Canapa, l’unico materiale in grado di resistere al peso delle pepite d’oro dei ricercatori. Ci fu poi Henry Ford, che fece un’automobile completamente in Canapa, alimentata con etanolo di Canapa; a confronto le auto elettriche di oggi inquinano più della Hemp Body Car di Ford.

Ah giusto! E l’Italia? Spalancate le orecchie: nei primi anni ’90 (prima del proibizionismo) l’Italia era seconda per produzione e prima per qualità! Si, avete capito bene, la Cannabis migliore cresce in Italia, da sempre.

Come avete potuto notare, la Cannabis era utilizzata in tutti i settori e per molti scopi, lasciando in eredità nomi in tutto il mondo. Il canovaccio che tutti noi conosciamo, prende il suo nome proprio dalla Canapa.

E fu proprio questa sua versatilità che dette fastidio a qualcuno, precisamente a tre individui non proprio sconosciuti: il primo protagonista fu William Randolph Hearts, magnate dell’editoria a stelle e strisce, possedeva riviste rosa e decine di quotidiani locali sparsi in tutte le principali città. Lavorando nel settore aveva fiutato un fruttuoso affare: coltivare alberi per la produzione di carta, diventando in pochi anni il principale produttore di cellulosa di tutti gli USA. Ovviamente la Canapa era un nemico in questo, perché era alla portata di tutti e ci si poteva produrre carta di ogni tipo. Il secondo protagonista fu Lammot Du Pont

che negli stessi anni con suo fratello Pierre, registrò i brevetti di materiali derivati dal petrolio, come il Nylon, Naflon, Lycra e Teflon, apprestandosi a diventare leader mondiale della petrolchimica di cui ovviamente la Canapa era un nemico dato che tutto quello che viene costruito in plastica e derivati dal petrolio può essere prodotto in bio-plastica di Canapa a impatto zero.

Ecco che arriviamo al terzo protagonista di questo strazio: Andrew Mellon che, guarda caso, aveva finanziato i primi due. Ministro del Tesoro degli USA ma soprattutto proprietario della Gulf Oil, una delle famose “sette sorelle” del petrolio, insomma carburanti. Anche per lui la Canapa era pericolosa, come aveva dimostrato Henry Ford, l’etanolo di Canapa era un carburante più efficace, pulito ed economico.

Ecco quindi la formazione al completo di chi per interessi personali iniziò una campagna discriminatoria e terroristica verso la Cannabis. Come? Il ministro del Tesoro, appunto Andrew Mellon, nominò a capo del Federal Bureau of Narcotics il genero Harry J. Anslinger, un burocrate di idee puritane che iniziò una vera e propria battaglia, aiutato da un aneddoto che stravolse la vita della Canapa per sempre: i messicani, mal visti dagli americani per questioni raziali, iniziarono a fumare il fiore della Cannabis e durante questo rito la chiamavano Marijuana. Non sembrò vero ad Anslinger che iniziò una vera e propria campagna discriminatoria verso i messicani, accusandoli di efferati omicidi e reati vari dando la colpa al consumo di Marijuana (nome usato per confondere gli americani, ricordiamo che la Canapa era amata da tutti e nessuno sarebbe stato d’accordo con il proibirla). Addirittura veniva chiamato “il fumo assassino”. Una vera e propria assurdità. Ovviamente era tutto falso, anche perché nessuno di noi ha mai sentito che la Canapa da effetti omicidi, anzi al massimo ti rende più tranquillo.

La dimostrazione che la Cannabis fu vietata per interessi personali di pochi fu che non vietarono solo il fiore della pianta (la parte fumabile) ma TUTTA la pianta, bloccando così tutti i settori dove la Cannabis ormai andava a gonfie vele e ostacolava gli interessi di pochi potenti.

Questa è la vera ed unica storia che racconta il vero motivo della proibizione della Cannabis.

Vi siete mai chiesti se il criterio con il quale una sostanza viene resa legale o meno sia la salute del cittadino? La nostra salute? La risposta la conosciamo già. Assolutamente NO!!! Perché (esempio tanto banale quanto efficace) l’Alcool, che è legale, produce 3 milioni di morti all’anno. La Cannabis è illegale ma NON HA MAI fatto un solo morto nella storia dell’umanità.

GIUDICATE VOI!! Non siamo contro l’alcool è solo un esempio. Si tratta delle libertà personali, ingiustamente calpestate.

BENEFICI IN OGNI SETTORE:

Con la Cannabis è possibile aiutare l’ambiente dato che mentre cresce cattura quattro volte il quantitativo di CO2 di qualsiasi altra pianta. Inoltre nutre il terreno dove cresce e ne assorbe le tossine. Si possono creare abitazioni ad impatto zero, sostituire tutta la plastica e derivati dal petrolio con bio-canapa che dopo 80/100 giorni in mare diventa cibo per pesci eliminando così l’inquinamento marittimo. Si possono ottenere carburanti puliti ed economici, si possono produrre vestiti a impatto zero (l’industria tessile oggi è la seconda causa d’inquinamento mondiale). Si possono ottenere cibi con qualità nutritive molto più importanti dei cibi comuni. E molto altro ancora.

Mettetevi l’anima in pace voi non conoscitori o disinformati di questa pianta, il futuro è verde Canapa!

Ah dimenticavamo, all’inizio dell’articolo vi abbiamo ricordato che gli USA sono stati i primi al mondo a vietare la Cannabis. Bene, gli USA oggi hanno chiesto scusa e contano 11 stati dove la Cannabis è completamente legale per ogni uso. È arrivato il momento di farsi delle domande invece di vivere di luoghi comuni, ponetevi il dubbio, riflettete!

(REF. CANPA UNA STORIA INCREDIBILE DI MATTEO GRACIS)

A cua di: Roberto e Salvo D’Aponte

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