Star del basket Usa arrestata in Russia per la cannabis

La star del basket Usa Brittney Griner è stata arrestata in Russia prima del confitto, anche se è una mossa che ora rischia di alimentare le tensioni internazionali. L’accusa è quella di traffico di stupefacenti: nei suoi bagagli sarebbe stato trovato un vaporizzatore con un non meglio precisato olio di cannabis.

La cestista è stata arrestata a fine febbraio, e ora rischia di rimanere in prigione a lungo, almeno fino alla fine del processo, rischiando una pena che va dai 5 ai 10 anni di detenzione.

BRITNNEY GRINER ARRESTATA IN RUSSIA PER LA CANNABIS

Il comunicato ufficiale rilasciato dalla Russia dice: “Una cittadina statunitense è stata fermata ai controlli dell’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, dopo l’ispezione effettuata grazie a un cane che aveva rilevato eventuali presenze di narcotico all’interno della borsa: dai controlli è stata rinvenuta la presenza di sostanze derivanti dalla cannabis”.

La Griner, 31enne, oltre ad essere un’attivista Lgbt, è una delle campionesse più titolate di sempre, con anche due ori olimpici nel suo palmares. Come molte altre giocatrici stava prendendo parte alla Eurolega durante la off-season, volando da New York a Mosca, nonostante l’invito delle autorità americane ai propri concittadini di lasciare il Paese.

Non è chiaro che tipo di olio di cannabis sia stato sequestrato all’atleta, ad ogni modo vale la pena ricordare che il CBD non è considerato una sostanza dopante da parte della World Anti-Doping Agency (WADA) e per questo motivo spesso gli sportivi assumono il CBD per migliorare le loro performance sportive e i tempi di recupero dopo l’allenamento o la gara.

 

di Dolce Vita Magazine

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