Ora è ufficiale! La Cannabis è una medicina

Era il febbraio del 2019 quando l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) affermava in sostanza che la Cannabis fosse una medicina, elencandone tutti i benefici ma comunque tenendo il livello di THC, unico e vero principio della cannabis illegale oggi in Italia (secondo noi stupidamente ed ipocritamente), sotto una soglia irrisoria dello 0,2%, quindi praticamente inesistente. Un evento significativo per tutto il settore ma, come in molte altre occasioni, passato in sordina causa la poca importanza e rilevanza concessa dai mass media italiani, i quali ormai sono solo ed esclusivamente il megafono giornaliero dei politici. 

Le reazioni di molti personaggi o associazioni legate anche indirettamente alla causa furono molto positive, ricordiamo, tra i tanti, il commento dell’Associazione Luca Coscioni (associazione per la libertà di ricerca scientifica – un’associazione di promozione sociale italiana, fondata nel 2002 da Luca Coscioni): per la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che finalmente ha preso in considerazione i benefici terapeutici della cannabis e dei suoi derivati. La decisione da parte dell’OMS rappresenta una vittoria dell’evidenza scientifica sulla politica dello struzzo praticata da tutto il mondo da oltre mezzo secolo (…)”

Sono moltissimi anni ormai che centinaia di realtà come associazioni, attivisti, medici, avvocati e imprenditori del settore portano avanti una battaglia per riportare legale la Cannabis in Italia. Sì, perché ricordiamo sempre che fino agli anni ’30 la Cannabis era legale in tutto il mondo ed utilizzata in tutti i settori e per tantissimi scopi, dalla medicina, all’alimentazione fino allo scopo ludico e spirituale. I motivi che la resero illegale furono tutt’altro che legati alla salute dei cittadini ma bensì legati ad interessi prettamente economici e politici (vedi articolo “Un dono della natura, la Canapa” sulla sezione news).

La conferma che aspettavano tutte le persone impegnate in questo settore è arrivata il 2 dicembre 2020. L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) ha riconosciuto ufficialmente le proprietà mediche e terapeutiche della Cannabis, togliendola definitivamente dalla tabella IV degli stupefacenti (quindi togliendola dalla tabella delle droghe pesanti). Certo, noi come chi opera nel settore, eravamo consapevoli di tutto ciò da molto tempo e attendavamo solo una notizia ufficiale. Per l’ONU invece, meglio tardi che mai.

Ci teniamo subito a precisare che questa decisione non cambia la singola politica delle varie nazioni sulle sostanze stupefacenti. Ogni nazione ha ancora il potere decisionale sull’argomento. Ma certamente crea un precedente importantissimo per chi opera nel settore. Sono ormai oltre trent’anni che si spiegano e dimostrano i benefici della Cannabis ed i suoi derivati (usata in modo regolare e controllato) su fastidi o patologie come: ANSIA – STRESS – INSONNIA – EMICRANIA – DOLORI – NAUSEA – ARTRITE – SCLEROSI – EPILESSIA – ALZHEIMER – PARKINSON e molto altro.

 

Inoltre ricordando sempre che non si sta parlando di nessuna pozione magica o miracolosa, ma semplicemente di principi benefici che la natura ci ha donato attraverso una pianta, la quale è in simbiosi con il nostro corpo fin da bambini. Basti pensare che il latte materno è ricco di endocannabinoidi fondamentali per il corretto sviluppo del bambino. La domanda è questa: “Il corpo umano ha bisogno dei principi della Cannabis per raggiungere uno stato di equilibrio psico-fisico migliore? Assolutamente SI! Non ci sono più dubbi. Lo affermiamo dopo esserci imbattuti in una centinaia di studi scientifici e dopo aver provato sul campo l’utilizzo dei derivati della Cannabis come il concentrato di CBD Full Spectrum, il quale ha determinato un cambiamento positivo significativo nel 98% degli utilizzatori, riportando il corpo ad uno stato di benessere salutare ideale per non cadere più in situazioni spiacevoli che rovinano l’armonia vitale di ognuno di noi.

La risoluzione dell’OMS è stata approvata con la maggioranza semplice dei 53 stati membri della Commissione. Tutti gli stati dell’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, e molti Stati delle Americhe hanno votato a favore, mentre la maggioranza dei paesi dell’Asia e dell’Africa si è opposta. La cannabis è stata depennata dalla Tabella IV della Convenzione Unica sugli stupefacenti del 1961, quella all’interno della quale sono inseriti le sostanze stupefacenti “particolarmente dannose e di valore medico o terapeutico estremamente ridotto”. Si tratta di una decisione storica dal punto di vista politico e molto importante per la ricerca. Questo cambiamento faciliterà infatti la ricerca sulle proprietà mediche della cannabis, che ha principi attivi che hanno mostrato risultati in molti trattamenti come quelli sopra citati. La decisione è arrivata su indicazione dell’OMS che ha raccomandato all’ONU di approvare il riconoscimento medico della cannabis.

La cannabis rimane tuttavia inserita nella tabella I, ma non vi è alcuna modifica quindi della legge internazionale che ne vieta l’uso ricreativo. Si avete capito bene, la Cannabis può essere utilizzata per qualsiasi scopo, dall’uso curativo all’uso ricreativo. Lo affermano OMS e ONU, ma NON il governo italiano che resta sempre più incastrato tra finto perbenismo, ipocrisia e corruzione, discriminando una pianta solo per accaparrarsi qualche voto in più e per favorire i traffici illeciti della criminalità organizzata, la quale viene alimentata dall’atteggiamento ostile del governo verso questa pianta, verso questa medicina naturale!

In alto la Cannabis, a basso la criminalità.

Come sempre siamo a disposizione per informazioni o confronti.

Salute di Canapa

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