Dieci importanti motivi per aderire alla disobbedienza #iocoltivo

Dolce Vita Magazine (link dell’articolo completo in fondo)

La cannabis è vietata dal DPR 309/90, una legge vecchia di 30 anni e senza senso. Nel corso degli ultimi tre decenni numerose iniziative sono state portate avanti al fine di cambiare una legge che non ha impedito ai minori di consumare droga, né fermato la crescita delle narcomafie. Stanchi di rimanere osservatori nel processo di legalizzazione mondiale e convinti che i tempi siano maturi anche nel Belpaese, per dare forza a quelle proposte di legalizzazione che da anni restano ferme in Parlamento, è nata l’iniziativa #iocoltivo.

Una disobbedienza civile con copertura legale garantita a chi partecipa attenendosi a semplicissime regole (le trovate spiegate sul sito www.iocoltivo.eu)

Ma può funzionare solo se coltiviamo in massa.
Abbiamo dunque pensato a 10 cose da poter dire ai vostri familiari/amici maggiorenni, affinché partecipino alla protesta.
1) L’Italia è in crisi economica. In Canada, durante il primo anno di legalizzazione, si sono registrate entrate per circa 5 miliardi di dollari. Gli italiani, per numero, sono il doppio dei canadesi. Se anche gli introiti derivati dalla legalizzazione si raddoppiassero, gli italiani avrebbero da guadagnarci tutti. Pensa poi al risparmio sulle spese per la repressione della coltivazione e dello spaccio di cannabis illegale. Vuoi pagare meno tasse? Vuoi che l’Italia diventi la prima città d’Europa a regolamentare l’autoproduzione, e magari un mercato che possa anche fungere d’attrattiva turistica? Partecipa all’iniziativa #iocoltivo.

2) Ci hanno insegnato a combattere i criminali. Oggi finiscono nelle sporche mani di mafia, ‘ndrangheta e camorra, diversi miliardi di euro derivati dal traffico illecito di cannabis. Legalizzando si darebbe un duro colpo alle associazioni criminali, che paradossalmente fanno fortuna grazie al proibizionismo. Perché non regolamentare un mercato legale? Vuoi veramente combattere il crimine? Partecipa all’iniziativa #iocoltivo.

3) In Italia, da 20 anni a questa parte, viene segnalata, denunciata o arrestata per possesso o coltivazione di cannabis, 1 persona ogni 15 minuti. Potrebbe accadere a tuo figlio, fratello, cugino, amico e a te stesso se consumi cannabis e con conseguenze gravissime. Avere infatti la fedina penale sporca impedisce di partecipare a molti concorsi; per non parlare del pregiudizio che subisce chi ha guai con la giustizia. Chi viene denunciato può anche essere costretto a seguire percorsi Ser.T./Ser.D., per anni. Trovi ingiusto che per una canna si possa rovinare la vita a un cittadino? Partecipa all’iniziativa #iocoltivo.

4) In farmacia vendono già derivati della cannabis o direttamente il fiore per uso terapeutico. Oggi molti pazienti usano la cannabis in vaporizzazione. Il proibizionismo vieta la possibilità di coltivare qualche pianta, in modo sterile, per usufruire dei fiori anche a scopo personale. Dietro il divieto possono esserci motivi validi legati alla sicurezza del prodotto, ma la fine del proibizionismo agevolerebbe comunque la produzione di infiorescenze di cannabis certificata per scopo medico anche in Italia, invece di continuare ad acquistare all’estero. Vuoi porre fine ai divieti che rendono impossibile per le aziende italiane produrre cannabis terapeutica? Partecipa all’iniziativa #iocoltivo.

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