Coltivare cannabis a scopo terapeutico non è più reato? È una bufala

Non è più reato coltivare cannabis terapeutica: la notizia sta girando in queste ore rilanciata da diverse testate e influencer sui social network, come sul profilo dell’avvocato Angelo Greco, che forse, proprio per la professione che esercita, dovrebbe essere cauto nel diffondere contenuti di questo tipo. Non è assolutamente così.

Coltivare cannabis a scopo terapeutico: la sentenza della Cassazione

Quello che è successo è che un paziente è stato assolto in Cassazione per aver coltivato due piante sul proprio balcone, che, tra l’altro, è proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri del paese. Ma un’assoluzione, anche se arriva dalla Corte di Cassazione, non è una legge. E dal punto di vista legislativo nulla è cambiato: coltivare cannabis resta un reato.

La legge sull’autoproduzione

I tentativi veri di cambiare la situazione stanno procedendo su due binari differenti. Da una parte c’è la legge per l’autoproduzione di cannabis, il cui testo unificato giace nei cassetti della Commissione Giustizia della Camera, dopo i veti pregiudiziali della destra che, all’unificazione del testo e prima della fase degli emendamenti, aveva annunciato che ne avrebbe presentati migliaia con il solo scopo di bloccare la discussione.

Il referendum sulla cannabis

Dall’altra parte c’è il referendum sulla cannabis: l’ultimo passaggio è stato la convalida delle firme da parte della Corte di Cassazione. Ora manca l’ultimo e il prossimo 15 febbraio dovrebbe arrivare il parere della Corte Costituzionale, per poi fissare la data del voto.

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