2020 da dimenticare.. per ora

Si è vero, se vi domandassero di trovare una nota positiva dal primo gennaio 2020 ad oggi probabilmente in pochi avrebbero qualcosa da raccontare. Ma di cose spiacevoli, di tragedie, ne potremmo parlare fino all’anno prossimo. A partire dalla morte di uno dei simboli dello sport per eccellenza come Kobe Bryant, passando per la strage infinita del Covid-19, finendo (si spera) con la tragica esplosione devastante avvenuta pochissimi giorni di fa al porto di Beirut in Libano.

Non c’è molto da dire sulle tragedie accadute da inizio anno ad oggi, hanno sconvolto la vita di tutte le persone del mondo, cambiando radicalmente molti loro principi, abitudini e la visione della vita in molti casi. In particolare ovviamente la tragedia provocata dal coronavirus, i quali effetti devastanti a livello psicologico hanno rischiato di fare più danni del virus stesso. Troppa negatività, troppo allarmismo, troppo terrorismo mediatico hanno contribuito per molte persone all’avanzamento di malattie quali non solo il Covid-19. D’altronde è la medicina a spiegarci come sia possibile perdere difese immunitarie in situazioni di stress, agitazione o paura.

Ormai il danno è fatto, e questo non vuole essere certo un articolo di contestazione all’operato dello Stato, comunque completamente da rivedere, come dimostrato da documenti trapelati dalla fondazione Einaudi i quali sostengono l’eccesiva misura restrittiva del Consiglio dei ministri in base ai documenti del Comitato Tecnico Scientifico. Per quanto riguarda ciò si spera che la magistratura faccia il suo corso, quello serio, non quello solito. Sappiamo quanti morti ha fatto il virus, ma non sappiamo ancora con precisione quanti morti ha fatto l’incompetenza del nostro governo, anzi “governo loro”, visto che di “governo tecnico” si parla.

 

Ma come abbiamo già detto, archiviamo quest’aspetto della faccenda e concentriamoci sul “dopo”.

E dopo?

E chi ha chiuso?

E chi non ce la farà?

Cosa faremo?

Troppa negatività nell’aria, da troppi mesi. Negatività in eccesso, promossa senza alcun motivo.

Bisogna partire da qui, da questa negatività, trasformandola in energia, in opportunità, in voglia di rialzarsi. La vita non sta di certo in un decreto, in una tv, in una legge e tanto meno vive a Palazzo Chigi. Ripartite riprendendovi la vita, la felicità e la serenità. Non dobbiamo mai e poi mai preoccuparci delle cose che ancora devono succedere, ciò non vuol dire “non fare prevenzione”, ma esiste una linea che definisce “prevenzione” e la separa da “terrorismo psicologico”. Il giorno in cui si capirà questa differenza i popoli andranno in rivolta e non ci sarà tv o “giornalino” a reggere. La nostra non deve essere una ripartenza, ma un continuo, un proseguimento di ciò che stavamo già  facendo. Ogni tanto sarebbe utile spegnere la tv, stracciare i giornali e vivere semplicemente ciò che ci accade senza essere condizionati da notizie che ci bombardano il cervello tutti i giorni, notizie tristi, paura, ansia e preoccupazioni spesso e volentieri inutili. Iniziamo a concentrarci sulle nostre vite e non su un teatro messo in onda ogni giorno dai media.

Iniziare a riconquistare la propria serenità può essere molto semplice.

Spegnere la tv e non leggere i quotidiani!!!

Non ci credete? Provate due tre giorni e vedrete.

Concentratevi sulle cose essenziali che circondano la vostra vita, le cose concrete, reali che potete vedere e toccare non immaginare attraverso uno schermo per come vengono poste. Non c’è nulla di più deleterio che farsi bombardare il cervello dalle brutte notizie. Anche se si pensa di riuscire a contrastarle e a reagire con forza, il sistema celebrale comunque percepisce negatività e per quanto poco l’umore ne risente.

Siamo noi a dover decidere per il nostro umore, non possiamo mai e poi mai permette che una scatola nera, una semplice tv o giornale possa influenzare il nostro stato emotivo. Oggi purtroppo è così, ed è al quanto preoccupante che basti così poco per sconvolgere in modo concreto la vita di chi un determinato evento non lo vive nemmeno in prima persona. Non possiamo credere che il nostro umore possa essere controllato in base alle notizie. Sarà un caso ma nelle principali tv il 99% delle notizie è triste, negativa, o comunque simile. Di notizie positive ne è pieno il mondo, cercatele!

Ripartite! Ripartite da voi stessi!

Disconnettetevi, spegnete la tv, chiudete il giornale, aprite la mente!

Roberto D’Aponte

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